domenica 28 dicembre 2008

La Vigilia si mangia di magro, digiuno e astinenza dalle carni!

1. Zuppa igienica
Direttamente dalla madia della nonna: due cespi di scarola e 350 grammi di cannellini, più la loro acqua (ebbene sì, noi abbiamo usato quelli in scatola e ci spargiamo il capo di cenere). Poco altro.

Far lessare la scarola lavata e tagliata in poca acqua (appena sufficiente a ricoprirla) per qualche minuto quindi aggiungere i fagioli. Salare e lasciare andare le due cose insieme finché non è tutto ben cotto, quindi portare in tavola. Condire con un filo d'olio e pepe nero o bianco.

... ebbene sì, è tutto qui, non è meraviglioso? Il sapore è incredibile considerando la semplicità della cosa!
I più viziosi (infedeli) possono aggiungere un soffritto d'aglio e qualche pezzetto di maiale fritto. Ma finiranno all'inferno.

2. Flan morbidi di broccoletti
Questa, invece, è una mia creazione estemporanea:
1/2 kg di broccoli
250 gr di besciamella
2 uova
parmigiano
noce moscata
sale
Lessare i broccoli (con tutto il gambo, Massimo!!), nel frattempo preparare un po' di besciamella1 e sbattere il bianco delle uova con un pizzichino di sale. Appena pronti, scolate i broccoli e metteteli nel frullatore con la besciamella, 3 o 4 cucchiaiate di parmigiano, i tuorli d'uovo, sale e noce moscata. Frullate fino ad ottenere una crema densa, che aggiungerete ai bianchi montati.
Aggiustate di sale e suddividete in stampini monoporzione, ben unti di burro ai lati e con un ciuffetto di broccolo (o una rondella di carota o un pezzetto di formaggio) in cima: se proprio avete tempo da perdere ritagliate dei dischetti di carta da forno delle dimensioni del fondo degli stampini e accomodateceli: il risultato è assicurato, ma anche la perdita di tempo.
In forno caldo (200°) fate cuocere finché sono leggermente gonfi e dorati, servite caldissimi!

1. tanto lo so che vi è avanzata dai cenoni vari! Se invece siete stati risparmiosi dovrebbero bastare 30-40 gr di farina, altrettanti di burro e un quarto di litro di latte more or less. Se risultasse densa aggiungete il latte direttamente nel frullatore

domenica 21 dicembre 2008

Allarmismi

Per chiarire una notizia allarmante data pochi giorni fa:
Il De Mauro, il dizionario, è sempre online anche se non al solito posto. Ora sta qui e al vecchio indirizzo sta il dizionario dei sinonimi e dei contrari.
Tanto rumore per quasi nulla.

martedì 16 dicembre 2008

tre facce

Oggi ho visto 3 cose strane:

1. un ragazzo con gli occhi da bambino che faceva finta di essere un Uomo
2. una bambina-donna-bambina piangere
3. un sorriso sornione

1. Questo ragazzo guardava sfottendo un ragazzo più basso e più vecchio che lo accusava di aver staccato i suoi volantini, "sono metodi fascisti" gli diceva. E io ero perfettamente ragione, soprattutto perché il bambino, inconsapevole di comportarsi da verme e pensando di comportarsi da uomo, pensa anche di essere di sinistra, estremamente di sinistra. Ho fatto male a non fermarmi? a non prendere le difese di chi so avere (almeno in parte, almeno in quell'attimo breve) ragione?

2. A volte succede che il nord, il sud perdano il loro posto, che gli affetti carambolino d'improvviso e la stima si rompa: come azzannare un fiorellino di sfoglia che si sfalda, si perde, si scioglie in bocca. Questo sapeva d'amaro. Come devo comportarmi? Accusare chi sappiamo colpevole? comprendere la sua debolezza e (imperdonabile) leggerezza? In fondo nessuno è innocente nelle relazioni d'amore. In fondo.

3. il sorriso di uno che vorrebbe piacere a tutti e che non piace a nessuno perché fa un lavoro brutto e lo fa male. Forse non può davvero fare altrimenti per sopravvivere senza combattere troppo: può essere dura fare ciò che non ti piace, un lavoro burocratico e non semplice, legato a contratti e concorsi angosciosi e sempre nuovo; può servire appoggiare e servire, può essere utile essere utile e offrire le proprie mani cieche e la propria faccia. Tanto è vuota, e triste.




Poi ho visto occhi che specchiavano i miei, felici ma tristi (forse anche per la mia assenza e fuggevolezza? Ho visto il sole specchiato nell'acqua del greto, che di questi tempi invernali si mostra poco, il prezioso.
e tanti altri occhi e mani affettuose e respiri e voci.

domenica 7 dicembre 2008

Sformato natalizio ovvero Farfalle di Gnocchi alla Trevisana

Dopo questo titolo roboante chissà che sontuosità vi aspettate... e invece eccola qui, semplice semplice:

Per quattro-cinque persone. Tempo di preparazione: un'oretta abbondante

Gnocchi o gnocchetti (chicche) 500 gr
Un cespo e mezzo di trevisana (la restante mangiatela cruda, che fa bene!!)
150 gr di ricotta

parmigiano
aglio
burro
sale

Mettete a bollire l'acqua per gli gnocchi, accendete il forno e nel frattempo lavate la trevisana lasciando da pa
rte le foglie più grandi e belle: due foglie a testa più una foglia lunga e sottile per teglia.
Tagliate la trevisana a listarelle non troppo sottili, mettetele in una larga padella (meglio il wok)

con uno spicchietto d'aglio e un po' d'olio (per i viziosi va bene anche il burro); salatele e appena sono appassite spegnete (togliete il burro), aggiungete la ricotta, un pochino di burro e due manate di parmigiano tagliato a quadratini.
Scolate gli gnocchi appena vengono a galla e mescolateli al condimento. Nella/le teglia/le mettete un foglio di carta da cucina e le foglie larghe della trevisana ad ali di farfalla (tre per lato, sei per teglia): con delicatezza adagiateci gli gnocchi a riempire, cospargete abbondantemente di parmigiano e aggiungete la foglia sottile che fa da corpo.
Far grillare gioiosamente finchè compare la simpatica crosticina dorata, servire caldi.


E se non ci vedete una farfalla siete poveri di fantasia.

...ma non preoccupatevi, dopo natale le ricette saranno corredate di foto! olè!