martedì 16 dicembre 2008

tre facce

Oggi ho visto 3 cose strane:

1. un ragazzo con gli occhi da bambino che faceva finta di essere un Uomo
2. una bambina-donna-bambina piangere
3. un sorriso sornione

1. Questo ragazzo guardava sfottendo un ragazzo più basso e più vecchio che lo accusava di aver staccato i suoi volantini, "sono metodi fascisti" gli diceva. E io ero perfettamente ragione, soprattutto perché il bambino, inconsapevole di comportarsi da verme e pensando di comportarsi da uomo, pensa anche di essere di sinistra, estremamente di sinistra. Ho fatto male a non fermarmi? a non prendere le difese di chi so avere (almeno in parte, almeno in quell'attimo breve) ragione?

2. A volte succede che il nord, il sud perdano il loro posto, che gli affetti carambolino d'improvviso e la stima si rompa: come azzannare un fiorellino di sfoglia che si sfalda, si perde, si scioglie in bocca. Questo sapeva d'amaro. Come devo comportarmi? Accusare chi sappiamo colpevole? comprendere la sua debolezza e (imperdonabile) leggerezza? In fondo nessuno è innocente nelle relazioni d'amore. In fondo.

3. il sorriso di uno che vorrebbe piacere a tutti e che non piace a nessuno perché fa un lavoro brutto e lo fa male. Forse non può davvero fare altrimenti per sopravvivere senza combattere troppo: può essere dura fare ciò che non ti piace, un lavoro burocratico e non semplice, legato a contratti e concorsi angosciosi e sempre nuovo; può servire appoggiare e servire, può essere utile essere utile e offrire le proprie mani cieche e la propria faccia. Tanto è vuota, e triste.




Poi ho visto occhi che specchiavano i miei, felici ma tristi (forse anche per la mia assenza e fuggevolezza? Ho visto il sole specchiato nell'acqua del greto, che di questi tempi invernali si mostra poco, il prezioso.
e tanti altri occhi e mani affettuose e respiri e voci.

Nessun commento: