Passate al forno 4 peperoni lavati finché la buccia non si brunisce, ma le carni sono ancora sode quindi metteteli in un sacchetto di carta da pane a intiepidire: sarà più facile sbucciarli.
Nel frattempo passate nel forno caldo della mollica di pane raffermo tagliata a cubetti, a sufficienza da riempirci i peperoni e poi saltateli in padella con un po' d'olio insieme a prezzemolo e (se piace) aglio tritati insieme fino a quando sono ben indorati. Passate in una padella 5 o 6 grossi pomodori (magari pelati) sbucciati e tritati con un ciuffo abbondante di basilico tagliuzzato. Condite il pane con i pomodori, salate e aggiungete capperi interi e pepe verde in abbondanza. Spellate i peperoni tagliati a metà cercando di romperli il meno possibile, togliete semi e coste bianche e salateli. Riempiteli del composto di pane e pomodori e oliate bene la superficie. Passate in forno per riscaldare e servite.
Ad essere filologici la nonna non ci metteva il pepe verde (ovviamente) e usava il pangrattato vorremmo lasciare almeno le cucine libere dal mefitico morbo della filologgia?
E per finire, 3 versi storici:
Nel frattempo passate nel forno caldo della mollica di pane raffermo tagliata a cubetti, a sufficienza da riempirci i peperoni e poi saltateli in padella con un po' d'olio insieme a prezzemolo e (se piace) aglio tritati insieme fino a quando sono ben indorati. Passate in una padella 5 o 6 grossi pomodori (magari pelati) sbucciati e tritati con un ciuffo abbondante di basilico tagliuzzato. Condite il pane con i pomodori, salate e aggiungete capperi interi e pepe verde in abbondanza. Spellate i peperoni tagliati a metà cercando di romperli il meno possibile, togliete semi e coste bianche e salateli. Riempiteli del composto di pane e pomodori e oliate bene la superficie. Passate in forno per riscaldare e servite.
Ad essere filologici la nonna non ci metteva il pepe verde (ovviamente) e usava il pangrattato vorremmo lasciare almeno le cucine libere dal mefitico morbo della filologgia?
E per finire, 3 versi storici:
Evviva Lenin
Evviva Lenin
Evviva le nincioline!
Evviva Lenin
Evviva le nincioline!
(da Angelo si chiamava! ovvero: I più famosi detti della Tata Pina ediz. limitata c/o La Prospera)
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