domenica 19 ottobre 2008

Seconda Puntata: un'Assemblea di Facoltà

La gente arriva alla spicciolata, silenziosa quasi. Per la quantità di persone che si è radunata fuori dall'aula c'è fin troppo silenzio e gemere di ghiaia.
Entro in aula, Giacomo mi ha tenuto il posto. Comincia a entrare gente, ci sediamo. Continua ad entrare gente: ragazzi e ragazze, a gruppetti sempre più fitti, ammucchiati sulla porta. Cominciano ad arrivare i professori: molti vengono dentro e se ne vanno subito: mancano i posti. Quelli che restano stanno in piedi. Non ho mai visto quest'aula così piena, neanche durante le lunghe lezioni di Orlando. Tensione perchè manca il nostro relatore, che deve aprire i lavori. Finalmente arriva e l'assemblea comincia, parlano a turno le parti lese poi il Preside di Facoltà, con la consueta facundia da guitto. Parlano altri, di ogni genere e tipo. Si decide una sospensione delle lezioni per la settimana a seguire, da lunedì (era mercoledì, se non sbaglio).
Appena i ricercatori coi professori se ne vanno (saranno le 5 a regola) cominciano interventi che chiedono l'occupazione: l'aula è quasi vuota rispetto all'inizio e dopo un po' di questa manfrina (2 o 3 interventi di esaltanti occupandi 1 perplesso e 1 contrario) le persone, i ragazzi normali se ne vanno a piccoli greggi, qualcuno scuotendo la testa, altri pensando alla birra di stasera e alle scarpe da comprare.
Restano quasi solo persone informate dei fatti: i diessini e quelli che hanno deciso che l'unica forma di lotta occupare, nella migliore tradizione. Dopo una mezzora di urla e insulti reciproci io me ne vado, è troppo, mentre in un'assemblea estemporanea si costituisce in Studenti di Lettere in Agitazione, a palazzo ricci, nel corso del pomeriggio.

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