lunedì 12 gennaio 2009

Bombe su Fabrizio

Ai protettori delle battone lascio un impiego da ragioniere
perché provetti nel loro mestiere
rendano edotta la popolazione
ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana
ad ogni fine di settimana sopra la rendita di una puttana

In Italia, succede sempre così:
1. si prende qualcosa di scottante, di vivo e polemico, qualcosa di ferito e grande e indignato (una di quelle cose che così facilmente nascono in questo paese bellissimo e violento)
2. se ne osserva con garbo la bellezza, l'armonia, la pienezza del senso (nel frattempo il messaggio, la forza, l'indignazione finiscono nella polvere, sotto il tappeto)
3. si innalzano a messaggio nazionale, normalizzato, buono per tutti: mi dite cosa c'entra in questa italia un cantante di puttanieri, di storpi e giudici infami? mi dite cosa ci fa uno che cantava la violenza dei preti in prima serata?
4. si neutralizza qualsiasi cosa, come cauterizzata, immobilizzata, arresa.

A cosa serve cantare de André tutti insieme mentre le puttane vengono tolte dalle strade per il buon costume pubblico? a cosa serve de André in un paese in cui si prendono le impronte degli zingari?
Preceduto da un telegiornale in cui si saranno contati i morti 300 palestinesi. 6 israeliani. Poverini. Seguito (possibilmente) da uno speciale sul Santo di Pietralcina, forse altrettando Grande.

L'avete ucciso, quel poco di vita che c'era ancora in lui è morta, adesso.

Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino,
non avevano leggi per punire un blasfemo,
non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte,
mi cercarono l'anima a forza di botte.

Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo,
lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,
nel giardino incantato lo costrinse a sognare,
a ignorare che al mondo c'e' il bene e c'è il male.

4 commenti:

Linda ha detto...

Non ho capito la natura di questo intervento…:( In pratica, se ho capito bene (ma può darsi che ho frainteso, anzi, probabilmente l’ho fatto) cantare de andré sarebbe da ipocriti perché comunque le cose vanno nel senso opposto a quanto emerge dalle sue canzoni. Ma non credo che siano quelli che cantano de andré che fanno le leggi su prostitute e zingari (infatti c’è una grandissima fetta di popolazione che odia de andrè, e credo che questa fetta coincida con quelli che fanno e sono d’accordo con le suddette leggi), ma soprattutto, non bisogna dimenticare che de andré è per le minoranze, non certo il contrario… sarebbe un mondo molto più bello se le maggioranze fossero d’accordo con lui, o lo comprendessero anche solo un poco. Contraddittorio, ma effettivo.
Poi non so… (formula con cui concludo sempre i miei interventi :P)

Nene ha detto...

Lo sapete, io non sono una de Andreiana, ma penso che alla fine la sua forza fosse nella libertà delle sua parole.
Perciò lasciamoci liberi: di non essere fan di Faber, di cantarlo e istituzionalizzarlo, o di incavolarsi perché istituzionalizzato.
Il resto mi sembra sia solo fuffa....

laurettarella ha detto...

Semplicemente, mi sembra fuori luogo istituzionalizzare il personaggio "Fabrizio".
Non era nei suoi desideri anche (credo) perché significa eliminare ogni asperità, ogni vitalità polemica dal suo messaggio.
Mi infastidisce perché viene fatto senza nessuna relazione con i suoi temi: si celebra un personaggio, un "poeta" non una persona che ha fatto (scusate il termine) politica.

Linda ha detto...

Okay... dal post non si capiva bene. Comunque il povero Fabrizio non solo viene istituzionalizzato, ma viene pure commemorato da Tiziano Ferro. Sto cercando di dimenticarmi di questa esperienza. Ahimè.