Quattro. Pesanti come un colpo.
"A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio".
Ma uno come me dove potrà ficcarsi?
Dove mi si è apprestata una tana?
S'io fossi piccolo come il grande oceano,
mi leverei sulla punta dei piedi delle onde con l'alta marea,
accarezzando la luna.
Dove trovare un'amata uguale a me?
Angusto sarebbe il cielo per contenerla!
O s'io fossi povero come un miliardario.. Che cos'è il denaro per l'anima?
Un ladro insaziabile s'annida in essa:
all'orda sfrenata di tutti i miei desideri
non basta l'oro di tutte le Californie!
S'io fossi balbuziente come Dante o Petrarca...
Accendere l'anima per una sola, ordinarle coi versi...
Struggersi in cenere.
E le parole e il mio amore sarebbero un arco di trionfo:
pomposamente senza lasciar traccia vi passerebbero sotto
le amanti di tutti i secoli.
O s'io fossi silenzioso, umil tuono... Gemerei stringendo
con un brivido l'intrepido eremo della terra...
Seguiterò a squarciagola con la mia voce immensa.
Le comete torceranno le braccia fiammeggianti,
gettandosi a capofitto dalla malinconia.
Coi raggi degli occhi rosicchierei le notti
s'io fossi appannato come il sole...
Che bisogno ho io d'abbeverare col mio splendore
il grembo dimagrato della terra?
Passerò trascinando il mio enorme amore
in quale notte delirante e malaticcia?
Da quali Golia fui concepito
così grande,
e così inutile?
Teatro degli Orrori, Majakovskij
le quattro
pesanti come un colpo
a Cesare ciò ch'è di Cesare
e a Dio, ciò ch'è di Dio
se io fossi piccolo
come il grande oceano
camminerei sulla punta dei piedi delle onde nell'alta marea sino a sfiorar la luna dove trovare un'amata uguale a me
angusto sarebbe il cielo per potermi contenere
se io fossi povero
come un miliardario
che cos'è il denaro per l'anima è un ladro insaziabile si annida in essa all'orda di tutti i miei più sfrenati desideri non basterebbe l'oro di tutte le Californie x2
se io potessi balbettare
come Dante, o Petrarca accendere l'anima per una sola ordinarle coi versi di bruciare le parole del mio amore sarebbero un arco di trionfo e pompose ed inutili vi passerebbero le amanti di tutti i secoli dei secoli e così sia
se io fossi silenzioso
come il tuono
gemerei, abbracciando in un tremito il decrepito eremo terrestre urlerò con la mia voce immensa le comete torceranno le ali fiammeggianti e giù si getteranno, a capofitto per la malinconia
coi raggi degli occhi rosicchierei le notti
se io fossi buio
come il sole
ma perché ma perché mai dovrei io abbeverare con il mio splendore il ventre dimagrato della terra
morirò
e porterò via con me il mio amore immenso in quali notti quali malattie da quali Golia fui generato così grande così inutile
Smodato amor proprio? Eppure così (finalmente) mi sento, in questo momento della vita. E, come disse l'innamorata di "Ufficiale e gentiluomo"
«Se davvero vuoi diventare un ufficiale devi credere che lo diventerai, devi crederci davvero»
E io lo credo.
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