un articolo del Nostro su Nazione Indiana (no, non sto leggendo solo lì in questi giorni). Uscita il 24 maggio l'ho trovata solo ora.
La lingua mi sembra un po' affaticata e l'argomento in sé è diventato meno scottante, rimosso dalle prime pagine (mute) dei giornali dopo una ristrutturazione. Speriamo che davvero, come ha detto Berlusconi, ne sia cambiato radicalmente il senso.
E poi vi segnalo anche questo articolo, stessa fonte, ma molto più vecchio. Novembre 2004 c'è scritto. E si sente la forza violenta, le parole vomitate, anzi sparate con precisione. Perfino un banale "Pecunia non olet" ha un senso, sta nel mezzo e spara la sua verità.
È la storia di Gelsomina, stuprata torturata e uccisa perché per un certo periodo aveva frequentato la persona sbagliata. È la storia di tutte le donne non rispettate, nelle parole di Saviano, è la storia di una terra offesa in cui si impara a sparare prima che a guidare. E la nostra impotenza (noi, laureati, noi polentoni, noi cervelli accesi) è quasi totale.